La compagnia ha registrato nel complesso 1,37% richieste di risarcimento per Covid MedMal nei tre anni presi in esame rispetto a tutti i sinistri MedMal registrati, In linea con i picchi di intensità registrati durante le 5 ondate prevalenti, ha individuato nel 2021 l'anno più tumultuoso, sia per numero di incidenti avvenuti (51,57%) sia per concentrazione di richieste di denuncia (61,65%). Totalmente diverso lo scenario del 2022, in cui AmTrust si è trovato a gestire il 36% di richieste in meno. Il campione di indagine dello Studio è costituito da 430 strutture sanitarie assicurate da AmTrust, 80% pubbliche e 20% private, interessate dalla gestione di pratiche per danni mortali nel 44% dei casi di denuncia, danni lievi nel 42% e moderati nel 10%.
Con riferimento al totale sinistri di AmTrust, quelli legati al Covid costituiscono ad oggi il 4,37% delle denunce totali ricevute: un trend in costante calo dalla fine del 2021, anno in cui questo tipo di sinistri era l’8,27% degli esposti. Rispetto all’intero arco temporale 2020 – 2023, il 46% delle richieste danni interessa il Sud Italia, il 38% le strutture del Nord e il 16% il Centro Italia. Il delta tra queste aree è risultato particolarmente intenso soprattutto nel 2021, in corrispondenza della seconda e terza ondata, con 8% pratiche avviate in più nel sud rispetto al nord e 14% di pratiche in più tra sud e centro Italia. La quarta ondata ha invece ripristinato livelli simili tra tutte le regioni, significativamente ridotti del 79%. Nel complesso l’incidenza prevalente dei reclami riguarda soggetti rientranti nella fascia tra i 51 e i 60 anni, sia per gli uomini che per le donne, in corrispondenza con il calo progressivo dell’età media ospedalizzata nel corso della pandemia.
Se consideriamo i soli decessi, invece, l’età media aumenta a 71-80 per gli uomini, 81-90 per le donne e 61-70 per gli operatori sanitari. Questi ultimi riguardano solo il 4% dei decessi, il 96% corrisponde a situazioni di pazienti MedMal RC. 6 mesi è il tempo medio riscontrato sia per presentare la denuncia dall’evento (73% dei casi) sia per chiudere le pratiche avviate (93%). La velocità di chiusura dei procedimenti è strettamente correlata al basso seguito di procedimenti penali, che si sono manifestati solo nell’11% dei casi, gestiti dunque prevalentemente sul piano dell’azione civile, al netto del 35% di pratiche che sono state chiuse senza alcun seguito.
Scarica il documento completo »